R-CHOP-14 per DLBCL: no vantaggi su R-CHOP-21
Nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule (DLBCL) un trattamento di prima linea con un protocollo R-CHOP “intensificato” con cicli ripetuti ogni 14 giorni (R-CHOP-14) non fornisce vantaggi rispetto allo schema classico R-CHOP somministrato ogni 21 giorni (R-CHOP-21), indipendentemente dalle caratteristiche cliniche o molecolari di base. Queste le conclusioni di uno studio multicentrico randomizzato (Cunningham D et al. Lancet, 2013 Apr 19; epub ahead of print) condotto su 1080 pazienti con DLBCL all’esordio trattati con 8 cicli di R-CHOP-21 o 6 cicli di R-CHOP-14 (ciclofosfamide 750 mg/m², doxorubicina 50 mg/m², vincristina 2 mg, rituximab 375 mg/m² al giorno 1, e prednisolone orale 100 mg nei giorni 1–5) seguiti da 2 somministrazioni di rituximab (375 mg/m2 ogni 14 giorni).
Con un follow-up mediano di 46 mesi, la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione a 2 anni sono risultate sovrapponibili nei due gruppi R-CHOP-14 e R-CHOP-21 (82,7% verso 80,8% e 75,4% verso 74,8%, rispettivamente). Nessuno dei due bracci ha mostrato un vantaggio significativo nei diversi sottogruppi di pazienti, stratificati sulla base di età, sesso, stadio, sintomi clinici, international prognostic index (IPI) e caratteristiche molecolari. Per quanto riguarda gli eventi avversi, una maggiore frequenza di trombocitopenia di grado 3 o 4 è stata osservata nel braccio R-CHOP-14 (9% verso 5%), mentre la neutropenia di grado 3 o 4 era più frequente nei pazienti riceventi R-CHOP-21 (60% verso 31%), nei quali però non era obbligatorio l’utilizzo di G-CSF (al contrario del braccio R-CHOP-14). La frequenza degli eventi avversi non-ematologici era simile nei due gruppi di trattamento.
«Prima dell’introduzione del rituximab nel trattamento di routine dei pazienti con DLBCL», scrivono gli autori dello studio, «diversi autori hanno riportato un vantaggio per i regimi “intensificati”, compreso il CHOP-14, rispetto allo schema CHOP standard. I nostri risultati mostrano che nell’era del rituximab questo vantaggio non è presente, in nessuno dei gruppi prognostici analizzati». A giudizio degli autori, quindi, a distanza di quasi 40 anni dalla sua introduzione, lo schema CHOP-21, con l’aggiunta di rituximab, rimane il trattamento standard di prima linea per i pazienti con DLBCL.
Fonte: The Lancet
PubMed link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23615461
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