Nuovo IPSS per le mielodisplasie

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Pubblicato nel 1997, l’International Prognostic Scoring System (IPSS) per le sindromi mielodisplastiche (MDS) viene adesso rivisto sulla base delle variabili cliniche e citogenetiche la cui rilevanza prognostica è emersa in questi ultimi anni (Greenberg PL et al. Blood, 2012;120:2454-2465). Il nuovo revised-IPSS (IPSS-R) è stato definito esaminando un database di 7012 pazienti con MDS primitiva non trattata provenienti da numerose istituzioni in 11 diversi Paesi e valutando l’impatto sull’outcome dei pazienti di diverse caratteristiche cliniche, utilizzate per generare un nuovo modello prognostico.

L’esame citogenetico, la percentuale di blasti midollari e la citopenia sono rimaste le variabili di base del nuovo modello, che però include 5  (e non più 3) sottogruppi prognostici citogenetici, classificati come very good, good, intermediate, poor e very poor. Anche lo score prognostico relativo ad una bassa percentuale di blasti midollari (< 5%) è stato ulteriormente suddiviso in due diverse categorie: blasti 0-2% (minore rischio) verso 2-5%, mentre tutti i casi con blasti midollari > 10% sono stati unificati in un unico score di alto rischio. Infine, un punteggio differente è stato attribuito ai diversi gradi di citopenia (anemia, piastrinopenia e neutropenia). La combinazione di questi 5 parametri porta ad uno score prognostico che identifica 5 categorie prognostiche maggiori nei pazienti con MDS all’esordio (rischio very low, low, intermediate, high e very high), e non più 4 come nella precedente versione.

«Il nuovo IPSS-R dimostra di possedere un potere prognostico predittivo maggiore rispetto all’IPSS», scrivono gli autori dello studio, «permettendo di separare con più precisione nelle nuove 5 categorie di rischio una proporzione significativa di pazienti precedentemente classificati nelle categorie intermediate-1 e intermediate-2 dell’IPSS. In particolare, una parte degli intermediate-1 sono stati classificati nei bassi rischi IPSS-R e una parte degli intermediate-2 passano adesso negli alti rischi IPSS-R, lasciando nella categoria intermediate IPSS-R solo i casi che presentano un rischio effettivamente “intermedio”. Il nuovo score dovrebbe quindi dimostrarsi utile nella stratificazione prognostica dei pazienti non trattati con MDS e aiutare nel disegno e nell’analisi dei trial clinici per questa patologia».

 

Fonte: Blood – http://bloodjournal.hematologylibrary.org/

 

PubMed link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22740453

A cura di:

www.ematologiainprogress.net

Redazione Ematologia in progress
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