Le CAR-NK iDuo sono in grado di determinare risposte durature e prevenire l’escape antigenico nei linfomi non-Hodgkin e nella leucemia acuta linfoblastica a cellule B
Il trattamento per la leucemia acuta linfoblastica a cellule B (LAL-B) e per il linfoma non-Hodgkin (LNH) è stato profondamente modificato dall’introduzione delle terapie con linfociti CAR-T anti-CD19. Nonostante il successo di questi approcci, fino al 50% di tutti i pazienti con LAL-B che hanno ricevuto una terapia con cellule CAR-T anti-CD19 è andato incontro ad una recidiva entro il primo anno e molti pazienti hanno mostrato perdita completa o parziale dell’antigene CD19.
Nuovi approcci terapeutici sono attualmente in studio per prevenire l’escape antigenico. Sono stati recentemente riportati i risultati di uno studio su modelli in vitro e murini che hanno utilizzato cellule NK, derivate da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), ingegnerizzate per esprimere sia un CAR anti-CD19 (per un targeting diretto della cellula patologica B), sia un CD16 ad alta affinità non soggetto a scissione da parte di metalloproteasi (responsabili della down-modulazione del CD16 sulla superficie delle cellule NK attivate), al fine di aumentare la citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente (ADCC) (Cichocki F et al, 2022). Inoltre, è stata introdotta una proteina di fusione IL-15/IL-15R legata alla membrana (IL-15RF) per promuovere la persistenza in vivo delle cellule NK ingegnerizzate senza la necessità di stimolo da parte di citochine.
Queste cellule NK modificate, definite iDuo NK, hanno mostrato una elevata capacità di targeting diretto e una elevata citotossicità verso linee cellulari di LAL-B e LNH, e verso cellule primarie di leucemia linfatica cronica attraverso una combinazione di citotossicità innata, attivazione del CAR anti-CD19 e ADCC mediato dal coinvolgimento di hnCD16 in presenza di rituximab (anticorpo monoclonale chimerico murino/umano costituito da una immunoglobulina formata dalle le regioni costanti IgG1 di origine umana e la regione variabile della catena leggera e della catena pesante di origine murina). Il CD16 infatti è un recettore espresso sulle cellule NK che media l’ADCC legandosi alla porzione Fc di vari anticorpi della classe IgG. In particolare, le cellule iDuo NK hanno mostrato elevata attività citotossica contro cellule di linee cellulari di LAL CD19+ (NALM-6) mediante l’attivazione del recettore CAR, ma hanno anche mostrato attività citotossica innata su cellule NALM-6 CD19-, caratteristica non ottenibile con CAR-T anti-CD19.
In modelli per la valutazione dell’escape antigenico, le cellule NK iDuo, contrariamente alle cellule NK derivate da sangue periferico, alle iNK non ingegnerizzate e ai linfociti CAR-T anti-CD19, sono state in grado di eliminare le cellule linfoidi AHR-77 (linea cellulare derivante da cellule di leucemia plasmacellulare) e cellule di linfoma Raji (linea cellulare derivante da cellule di linfoma di Burkitt) knockout per il CD19, per un aumento della citotossicità ADCC.
Questi risultati in vitro sono stati valutati anche in modelli murini in cui sono state inoculate cellule NALM-6 o cellule di Raji: le cellule iDuo NK hanno mediato una funzione anti-tumorale rapida e duratura. In particolare, le cellule NK iDuo hanno mostrato livelli considerevolmente più elevati di killing specifico nei confronti delle cellule B maligne rispetto alle cellule B sane. Questa caratteristica può avere notevole importanza in ambito clinico, dato che uno degli effetti collaterali a lungo termine dei linfociti CAR-T è rappresentato dall’aplasia delle cellule B.
Presi insieme, questi risultati pre-clinici descrivono una nuova strategia che utilizza meccanismi d’azione multipli per superare l’eterogeneità del tumore e l’escape antigenico, oltre a presentare il vantaggio di essere pronta all’utilizzo e non necessitare dei tempi di manifattura previsti, invece, per le CAR-T autologhe.
È attualmente in corso un trial clinico di fase I per il trattamento di pazienti con linfoma a cellule B con NK iDuo in associazione a rituximab o obinotuzumab (NCT04245722).
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