Infezione da COVID-19: gravità e mortalità nei pazienti con LLC

Nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica (LLC), la gravità dell’infezione da COVID-19 aumenta proporzionalmente con l’età (³65 anni), mentre il trattamento antileucemico, in particolare con inibitori di BTK, sembra esercitare un effetto protettivo. Fra i pazienti con infezione grave, l’età e le comorbidità non influenzano il rischio di mortalità, suggerendo un ruolo predominante della malattia di base e della associata immunodeficienza.
Queste osservazioni, che aggiungono ulteriori importanti contributi alle conoscenze attuali sull’interazione fra COVID-19 ed LLC, derivano da uno studio osservazionale internazionale condotto dall’European Research Iniziative on CLL (ERIC) e dal Campus CLL (Scarfò L et al, 2020). Sul totale di 190 pazienti con LCC ed infezione confermata da COVID-19, il tasso di infezione grave è stato pari al 79%, con un rischio quasi quadruplicato nei pazienti di età (³65 anni). Il tasso di mortalità fra i 151 pazienti con infezione grave è stato del 36,4%, verso il 2,6% di quelli con malattia lieve, senza differenze in termini di età e comorbidità.
Lo studio, che presenta la più vasta serie di pazienti in Europa con LLC infettati da SARS-CoV-2, suggerisce che questi pazienti possono presentare un rischio aumentato di sviluppare un’infezione sintomatica da COVID-19 e di soccombere alla malattia a causa della leucemia di base, sebbene almeno alcuni trattamenti anti-LLC possano influenzare favorevolmente il decorso dell’infezione. Questo ruolo protettivo potenziale, in particolare degli inibitori di BTK, sulla morbidità e mortalità da COVID-19 nei pazienti con LLC merita ulteriori indagini.
Fonte:
Scarfò L, Chatzikonstantinou T, Rigolin GM, et al. Leukemia. 2020 Jul 9:1-10. Epub ahead of print.