L’utilizzo di dasatinib e blinatumomab, senza l’aggiunta di chemioterapia, rappresenta una innovativa modalitá di trattamento per i pazienti con leucemia acuta linfoblastica (LAL) Philadelphia-positiva.
In questo video, il Prof. Robin Foà (Universitá di Roma “Sapienza”) discute il razionale di questo approccio ed i risultati ottenuti nello studio di fase II che per primo ne ha riportato l’utilizzo (Foá R et al, NEJM. 2020;383:1613-23). In particolare, il ruolo della malattia minima residua (MRD), la popolazione di pazienti che maggiormente potrebbe beneficiare di questo trattamento ed i risultati a lungo termine vengono illustrati ed analizzati dal prof. Foà.
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Professore Emerito di Ematologia, Università Sapienza, Roma
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