Classificazione genomica e prognosi nella leucemia mieloide acuta
Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato la marcata eterogeneità molecolare della leucemia mieloide acuta (LAM). Sono attualmente riconosciute almeno 9 classi di mutazioni (Meyer SC et al, 2014) ed è presumibile che altre se ne aggiungeranno in futuro (Tabella I).
Tabella I: Progressiva caratterizzazione della eterogeneità molecolare della LAM
In questo studio, Papaemmanuil e collaboratori hanno investigato 1540 pazienti arruolati in 3 trial clinici consecutivi basati su chemioterapia intensiva, allo scopo di determinare la correlazione tra diversità genetica e fisiopatologia della malattia e l’eventuale rilevanza prognostica. I dati molecolari, relativi alle mutazioni “driver”, sono stati a tale scopo combinati con i dati citogenetici e clinici. Sono state identificate 5234 mutazioni nell’ambito di 76 geni o regioni genomiche e 2 o più mutazioni “driver” in oltre l’86 % dei pazienti. Il pattern delle co-mutazioni ha consentito di clusterizzare la coorte di pazienti in 11 classi, ognuna con caratteristiche clinico-diagnostiche più o meno specifiche (Tabella II).
Tabella II: Classificazione genomica proposta della LAM
Oltre ai sottogruppi di LAM già noti e definiti, sono state identificate 3 nuove categorie genomiche: a) LAM con mutazioni di geni codificanti per la cromatina e geni regolatori dello splicing dell’RNA, o entrambi (18%); b) LAM con mutazioni di Tp53 e aneuploidia cromosomica o entrambe (13%); c) LAM con mutazione di IDH2R172 definita come entità “provisional”. I pazienti dei gruppi a e b sono caratterizzati da prognosi sfavorevole, con la possibile influenza di altre mutazioni note (Figura I).
Figura I: Impatto prognostico negativo delle mutazioni di Tp53 e della aneuploidia
La rilevanza prognostica già dimostrata di alcune mutazioni note può essere notevolmente modificata da comutazioni di tipo “driver” e ciò è particolarmente evidente per la LAM con mutazione di NPM1 (Figura II), generalmente riconosciuta a prognosi favorevole e recentemente inserita come entità autonoma dalla recente classificazione WHO (Arber DA et al, 2016).
Figura II: Impatto di differenti comutazioni nella LAM con mutazione di NPM1.
Fonte:
BIBLIOGRAFIA
- Arber DA, Orazi A, Hasserjian R et al. The 2016 revision to the World Health Organization classification of myeloid neoplasms and acute leukemia. Blood. 2016;127:2391-405.
- Meyer SC, Levine RL. Translational implications of somatic genomics in acute myeloid leukaemia. Lancet Oncol. 2014;15:e382-94.
A cura di:
Divisione di Ematologia, Ospedale Cardarelli, Napoli