Sabato 19 maggio si è svolto a Roma l’evento ECM intitolato “Challenges In Management of Ph+ Leukemias Today”.
L’evento, la cui Direzione Scientifica è stata affidata al Prof. Robin Foà, ha visto la partecipazione dei Prof. H. Kantarjian e Prof. E. Jabbour, entrambi del M.D. Anderson Cancer Center di Houston e massimi esperti americani impegnati sia in ambito di ALL che di CML.
L’evento è stato presentato con un format nuovo del tutto interattivo che ha permesso di mettere a confronto le esperienze e i processi decisionali nelle prescrizioni terapeutiche di questi due esperti con quelli della scuola italiana rappresentata dalla Dott.ssa Sabina Chiaretti e Dott. Massimo Breccia, entrambi del centro di Ematologia dell’università Sapienza di Roma.
La leucemia acuta linfoblastica Philadelphia-positiva (LAL Ph+) risulta storicamente associata ad una prognosi assai sfavorevole. Nell’ultimo decennio, con l’avvento di terapie mirate con gli inibitori delle tirosin chinasi (TKI), le possibilità terapeutiche si sono notevolmente evolute e la prognosi è migliorata. La crescente disponibilità di farmaci sempre più potenti ed efficaci (TKI di prima, seconda e terza generazione) ha aperto la via a diverse strategie di trattamento, rendendo a volte difficile la scelta terapeutica più appropriata per il singolo paziente, sia in fase di induzione – data la possibilità di scegliere in prima linea quale TKI utilizzare – sia nelle linee successive di trattamento in caso di resistenza o recidiva di malattia, non essendo sempre ottenibili chiare indicazioni tramite l’analisi mutazionale o altre indagini. Una situazione simile si riscontra anche nella gestione di pazienti con LAL Ph-like (negativi per il trascritto BCR-ABL ma potenzialmente responsivi ai TKI, se correttamente identificati), e soprattutto di pazienti con leucemia mieloide cronica (LMC) dove i TKI hanno cambiato la storia naturale della malattia. Tutto ciò ha portato all’adozione di protocolli differenti e alla nascita di diverse scuole di pensiero in termini di approccio a queste patologie. Di qui l’interesse del presente incontro, durante il quale alcuni tra i massimi esperti americani e italiani metteranno a confronto le proprie esperienze, i loro processi decisionali nelle prescrizioni terapeutiche e le questioni aperte.
L’incontro è stato organizzato con il contributo dello sponsor Incyte.
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