Acido all-trans retinoico (ATRA) e triossido di arsenico (ATO) per la terapia della LAP in ogni gruppo di rischio: risultati del trial randomizzato AML 17.
In questo studio 235 pazienti con leucemia acuta promielocitica (LAP) osservati in 8 ospedali inglesi sono stati randomizzati a ricevere in induzione ATRA + ATO vs. ATRA + idarubicina (rapporto 1:1) (Burnett AK et al, 2015b). Non vi erano sostanziali differenze clinico-ematologiche tra i due gruppi come mostrato nella Tabella I. I pazienti ad alto rischio erano globalmente 30 (13%). Nello studio non è stata effettuata terapia di mantenimento, né profilassi meningea in nessun paziente, indipendentemente dal gruppo di rischio. Negli alti rischi era però offerta la possibilità di somministrare gemtuzumab ozogamycin, allo scopo di controllare la leucocitosi iniziale (28/30 pazienti ad alto rischio hanno ricevuto il farmaco).
Tabella I – Caratteristiche dei pazienti
Le percentuali di remissione completa ematologica e molecolare sono state sovrapponibili (Tabella 2), ma la combinazione ATRA/ATO è stata in grado di ridurre significativamente la percentuale di recidive (event-free-survival a 4 anni: 97% per ATRA/ATO vs. 70% per ATRA/IDA; p = 0,002).
Tabella II – Principali outcomes clinici
Al contrario non vi è stata nessuna differenza di sopravvivenza globale nell’intera casistica e nei singoli gruppi di rischio (Figura I).
Figura I – Sopravvivenza globale e incidenza di recidive
Per quanto riguarda la tossicità di grado 3-4, è stata registrata una maggiore incidenza di tossicità epatica e di alopecia nel gruppo ATRA/IDA, mentre altre tossicità non hanno superato il 10%. Uno degli end point dello studio era la valutazione della qualità di vita, che è stata effettuata mediante il questionario EORTC QLQ-C30 e con la “Hospital Anxiety and Depression Scale”. In questo contesto, non è stata registrata differenza tra i due gruppi di randomizzazione (Figura II).
Figura II – Confronto tra ATRA/ATO e ATRA/IDA dei principali indici della qualità di vita
La conclusione degli autori è che la combinazione ATRA/ATO è fattibile in ogni gruppo di rischio nella LAP, con minore tossicità epatica, alopecia e significativa riduzione delle recidive. Va sottolineato che il precedente studio GIMEMA (Lo Coco F et al, 2013), che ha definito ATRA/ATO come il golden standard della LAP a rischio basso/intermedio non ha arruolato i pazienti ad alto rischio. A mio giudizio il numero di pazienti ad alto rischio nello studio inglese è troppo limitato per dare una risposta definitiva sulla terapia ideale di questo sottogruppo di pazienti con LAP; inoltre, l’introduzione di gemtuzumab ozogamicin in quasi tutti i pazienti “high risk” ne limita ulteriormente le conclusioni.
Fonte:
BIBLIOGRAFIA
- Burnett AK, Russell NH, Hills RK, Bowen D, Kell J, Knapper S, Morgan YG, Lok J, Grech A, Jones G, Khwaja A, Friis L, McMullin MF, Hunter A, Clark RE, Grimwade D; UK National Cancer Research Institute Acute Myeloid Leukaemia Working Group. Arsenic trioxide and all-trans retinoic acid treatment for acute promyelocytic leukaemia in all risk groups (AML17): results of a randomised, controlled, phase 3 trial. Lancet Oncol. 2015b Sep 14. [Epub ahead of print]
- Lo-Coco F, Avvisati G, Vignetti M, et al; Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto; German-Austrian Acute Myeloid Leukemia Study Group; Study Alliance Leukemia. Retinoic acid and arsenic trioxide for acute promyelocytic leukemia. N Engl J Med. 2013;369:111-21.
A cura di:
Divisione di Ematologia, Ospedale Cardarelli, Napoli